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sabato 2 febbraio 2008

GENI DELLA CHIRURGIA ESTETICA

I cattivi delle favole spesso subiscono maltrattamenti adeguati alle colpe ed alla malvagità delle loro azioni, in quantità sufficiente perché possano all’occasione tornare in scena e ripetere la storia. Ma chi si occupa di loro quando, pesti e malconci, si ritirano sconfitti? In un vero e proprio ospedale da campo allestito al Parco Ducale il Tof Théâtre, gruppo belga di teatro di figura che utilizza con ingegno e poesia pupazzi a grandezza naturale animati a vista e strumenti multimediali, ha portato il pubblico, preventivamente “sterilizzato” all’ingresso, ad assistere all’operazione chirurgica più strana della storia medicina: ‘Bisturi’. Uno spettacolo consigliato dai 7 anni in su, un incredibile viaggio dentro le viscere stesse del cattivo di turno, per recuperare quello che le sue grandi fauci hanno inghiottito. Un anziano chirurgo dai modi decisamente poco ortodossi fa accomodare la giovane platea davanti al suo tavolo operatorio dove comincia a sperimentare il modo migliore per penetrare l’enorme ventre del misterioso paziente. Armato di cavatappi, seghetto, martello “anestetico” e una scatola di caffè vuota, il medico inizia un’endoscopia sorprendente. La poesia, la comicità e l’ingegno di Alain Moreau, ideatore dello spettacolo, creano così un esilarante percorso in presa diretta nella pancia più larga e più famosa delle fiabe, quella del Lupo, in un crescendo di trovate sceniche surreali e divertenti. Tra oggetti e percorsi inaspettati, finalmente l’estrazione ha successo e Cappuccetto Rosso, la Nonna, i Tre porcellini, le loro casette ed i loro oggetti sono riportati alla luce e messi in salvo. La tecnica di costruzione dei pupazzi, caricaturali ma molto realistici, l’abilità di animazione degli stessi (bellissimi i momenti di confronto-scontro tra il pupazzo ed il suo animatore) e l’utilizzo funzionale ed originale del video sono fra i punti di forza del lavoro del Tof Théâtre. Un lavoro che non delude mai e che ha la forza di tenere 70 persone ad una temperatura di circa 40 gradi in una tenda, felici di essere lì.

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