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venerdì 8 febbraio 2008

FIGURE 2007

Gordon Craig pensava che fosse necessario che tutti gli attori morissero di peste per salvare il teatro e che il teatro non potesse essere una forma d’arte perché la sua materia prima, l’essere umano, era imperfetto, emotivo, soggettivo. Auspicava l’avvento di un attore Super – Marionetta, che come un burattino eseguisse ordini impartiti dall’alto, dal regista-mangiafuoco. Oggi possiamo dire che l’attore ha superato la dura lotta per l’affermazione e la legittimazione della propria arte, ma se come una guerra si vuole vederla, c’è ancora nel panorama teatrale un piccolo esercito che lotta per la sopravvivenza, una frangia ribelle, coloratissima, che ha dalla sua pubblici d’ogni genere, età e cultura…nel mondo contemporaneo la marionetta, il burattino, il pupazzo aspirano ad essere Super – Attori, senza però perdere le proprie caratteristiche, le affascinanti ed antiche peculiarità del teatro d’animazione. L’armata delle cosiddette “figure” è oggi un teatro “di resistenza”, che ha bisogno dello scontro e del confronto con il suo “nemico” in carne ed ossa, che ne è mossa ed animata, ma che riesce ad emanciparsi dalla dittatura della carne grazie ad artigianati ed saperi scenici antichi ed all’agilità delle sue forme. Il teatro d’animazione è un genere trasversale, fatto a sua volta da altri generi, per tutte le età, tutti gli strati culturali, fatto di localismi, di piccoli gruppi, di sfavillanti esempi di tecnica, frutto di civiltà alte e passate, ma che vive nella modernità e nel mercato globale, che sa partecipare delle avanguardie sceniche, che sa mantenere la propria specificità pur lasciandosi contaminare ed influenzare. In questo scenario di lotte intestine il 13 gennaio 2007 al Teatro al Parco sarà dato spazio ad una singolar tenzone che vedrà schierato in campo il meglio, l’ala eroica del Teatro d’Animazione, quella con armi più originali ed acuminate. Il teatro delle Briciole, Il Castello dei Burattini ed il Comune di Parma, con la sponsorizzazione del Consorzio del Prosciutto di Parma, cortese approvvigionatore della lunga serata, hanno infatti organizzato nella giornata di festa del Santo Patrono della città, una notte interamente dedicata al Teatro di Figura, dalle 18fino alle ore più piccole, in una non stop composta da eventi diversi tra loro per genere, sapore, età, tono… Figure vuole essere per il pubblico e per i suoi protagonisti non solo un momento di ribalta e rivalsa ma anche un nuovo modi di essere del e nel Teatro: una trasmissione di vita a oggetti, ombre, stoffe e legni, in spazi in cui di vita solitamente ne rimane poca e per breve tempo. Il tempo ed il luogo tradizionali della rappresentazione verranno infranti, le unità aristoteliche ignorate e gli spazi del teatro verranno vissuti in modo nuovo, in un tempo lungo. Perché ci sia incontro vero, perché il teatro sia un luogo in cui stare, per un po’, incontrarsi, conoscere, incuriosirsi, trattenersi. Sia essendo adulti che essendo piccini, insieme finchè non sorge la luna. Il 13 gennaio dunque in una serrata successione e sovrapposizione di spettacoli, eventi, film, performances, sorprese, discussioni, i protagonisti saranno tutti animati, nel pubblico e nella baracca. Le 10 creazioni prodotte in diversi linguaggi scenici legheranno l’arte popolare, l’artigianato e la cultura più edotta, incroceranno tradizioni, nazioni e regioni. A metà tra un Happening ed un Festival, questa nuova forma di Notte Curiosa, non bianca ma illuminata fino al mattino, prende le mosse dalla felice esperienza della Notte di Resistenza Teatrale promossa dal Teatro delle Briciole lo scorso anno. Figure sarà la prima nuova nottata del 2007, l’8 marzo ne seguirà una analoga dedicata al mondo femminile. Gli eventi proposti nazionali ed internazionali sono di altissimo pregio e prestigio. Tra tutti spicca lo spettacolo del maestro cinese Yeung Fai, prodotto dal TJP di Strasburgo. Fai, figlio di 5 generazioni di marionettisti, riporta sulla scena in tutto il suo poetico simbolismo e la sua straordinaria energia l’Opera di Pechino, con ogni minimo dettaglio. Uno spettacolo fatto di brevi scene tratte dalla tradizione cinese rese attraverso musica, sfavillanti costumi e trucchi, mosse di danza ed acrobatica magistralmente fatte eseguire alle marionette dal maestro che riproducono anche tutti i caratteri dell’opera cinese. Eroismo, animalità, divinità, un’atmosfera antica, il tutto reso grazie ad una padronanza tecnica che viene da lontano, da un altro continente e da un altro tempo. Solo in scena dietro ad una tavola – castelletto, Fai fa compiere alle sue marionette perfette prodezze, degne dell’arte attorica originale a cui si ispirano. Francofoni sono poi i divertentissimi e geniali “pupazzi pensionati” dei belgi Tof Theatre: vecchi bacucchi pupazzoni a grandezza naturale che offriranno al pubblico aiuto, conforto, biglietti, un aperitivo, sorprese d’ogni sorta e risate. Anziani bigliettai, maschere, baristi, personale di servizio, si confonderanno in mezzo al pubblico e lo animeranno della stessa comica vita che i loro inventori gli infondono. Degli stessi belgi è l’Intermezzo Erotico tratto da “Les zakouskis erotiques”: due piece di 20 minuti per 50 spettatori “Monsieur et madame beaurestes” e “Leon fait son spectacle”, testo, regia e scene di Alain Moreau. Gli spettatori si ritroveranno complici di due marionette voieurs che spiano i loro vicini di casa nei momenti piu intimi della vita di coppia. Perché la carne è debole ma forse il legno, la plastilina e la gommapiuma ancora di più. Dall’Australia e con un’opera eccezionale, arriverà Neville Tranter, notissimo protagonista del Teatro di Figura, che a questa nottata sarà presente con un lungometraggio tratto da un suo celebre spettacolo. Una produzione del 1990 dello Stuffed Puppet Theatre, “I sette peccati capitali” ha per protagonista lo stesso Tranter nella parte di Faust e Belzebù, altri attori in carne ed ossa nei ruoli dei vari personaggi e grotteschi pupazzi che interpretano i peccati capitali. Gli italiani presenti sono anche loro pilastri della tradizione del Teatro di Figura. I Piccoli Suicidi di e con Gyula Molnar è un classico geniale, uno spettacolo storico che non smette di affascinare nella sua poetica semplicità, nella sua nuda piccola dimensione di teatro d’oggetti: un attore che dà vita ad un alka seltzer, ad un chicco di caffè, ad un fiammifero...basta questo e si viene rapiti e divertiti in modo sorprendente. Giorgio Gabrielli con il suo baule delle meraviglie racconterà a bambini ed adulti storie d’animali e d’amicizie, in cui saranno le ombre, gli oggetti, i pupazzi a creare la scena ispirata alle Favole di Federico di Leo Linoni. Sarà sempre Gabrielli ad accompagnare il maestro Paolo Conte in giro per il teatro, al pianoforte e sulle gambe del pubblico, stringendo le mani dei fans e strimpellando noti motivi di successo. Una parodia esilarante ed una impressionante somiglianza con l’originale piemontese in un micro concerto originalissimo. Sarà poi Gaspare Nasuto, grandioso interprete di Pulcinella, a vedersela in una sfida a scacchi con la morte in “Se77e” ispirato al Settimo Sigillo di Bergman, vincitore del premio Eolo Award 2006 come miglior spettacolo teatrale, una produzione dell’Associazione Pulcinella di Mare. Nasuto è un fine conoscitore ed interprete della tradizione orale delle guaratelle ma anche un sottile ed originale amante dell’innovazione. Pulcinella reduce combattente, rientra a casa dopo anni di guerra con la sola speranza di riabbracciare moglie e figlio, ma in casa ad attenderlo trova la Morte e una scacchiera su cui viene sfidato a giocare con Lei una partita. In palio naturalmente c’è la vita, la salvezza. Pulcinella però ha molte risorse e il finale d’effetto non gli riserva lo stesso destino spettato al corrispettivo Antonius Block. Gigio Brunello porterà invece in scena uno spettacolo creato con Gyula Molnar, vincitore del Premio della Critica 2002 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Macbeth all’improvviso è un dramma in due atti per burattini “in rivolta” tratto da William Shakespeare. Il burattinaio è all’inizio costretto ad annunciare al pubblico che il dramma programmato non andrà in scena a causa di problemi con “l’organico”. Anziché portare in scena Macbeth dunque verrà recitata una commedia inedita di Carlo Goldoni, L’Emigrante Geloso, utilizzando le maschere della commedia dell’arte. Arlecchino però guida i suoi alla rivolta e procede ad una personale riedizione dell’originale scespiriano. Infine sarà programmato anche un incontro con Giuliano Scabia, uomo di teatro e cattedratico ed esperto-appassionato di Teatro di Figura che si confronterà con il critico teatrale Renato Palazzi in un incontro intitolato “Tremito del teatro di figura” in cui il Prof. Scabia offrirà al pubblico anche un omaggio inedito della sua Commedia Armoniosa.
Per il programma completo, orari, titoli, biglietti e costi si veda il sito del teatro www.briciole.it

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