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sabato 8 marzo 2008

SILVANI SI NASCE

TITOLO: Signorina Silvani … SIGNORA, prego!!
DI: Anna Mazzamauro
CON: Anna Mazzamauro, Pino Caronia, Stefano Di Sturco, Domenico De Santi
REGIA: Pino Strabioli
SCENE: Giulia De Mari
COSTUMI: Antonio Ventura
MUSICHE ORIGINALI: Pino Caronia
PRODUZIONE: Ercole Palmieri
GRADIMENTO: 3 stelle ***

“La bruttezza ha un vantaggio sulla bellezza: dura”. Si condensa così, in un’efficace e tagliente battuta, tutta l’autoironia, la comicità e la forza di un’attrice, Anna Mazzamauro, e del suo più celebre personaggio, la Signorina Silvani. Nell’applaudito e divertente Signorina Silvani … SIGNORA, prego!!, la Mazzamauro ha creato con Strabioli un coinvolgente e straniante gioco di specchi pirandelliano, in cui la vita della maschera s’intreccia con quella dell’interprete, le qualità e i difetti dell’una si sovrappongono a quelli dell’altra, i piani del reale e della finzione scenica si confondono fino a sparire. Un recital che con sincera e sboccata romanità attraversa la vita della donna dei sogni del Ragioner Fantozzi e inevitabilmente offre al pubblico anche i ricordi, i pensieri, gli episodi della carriera della Mazzamauro. Parlando del corpo, dell’estetica, del tempo che passa, della morte, dell’amore; ridendo di gusto e commuovendosi un pochino, con la leggerezza e la caustica verve che hanno permesso all’attrice di sopravvivere al “gioco al massacro” di sé stessa a cui spesso il suo personaggio l’ha obbligata a partecipare. Canta e danza la Mazzamauro, accompagnata in scena da tre musicisti che con lei interagiscono e muovono le poliedriche scenografie: arie conosciute ed altre originali le permettono di sfoggiare il proprio multiforme registro vocale, infondendo al monologo, forse a tratti un po’ dispersivo, lo slancio e l’intensità che certi passaggi comici lasciano scivolare via. In un’atmosfera poetica e retrò, che raccoglie le atmosfere anni ’70 del cinema di Luciano Salce e Neri Parenti, storici registi della saga fantozziana, la Signorina Silvani incontra uomini, s’imbelletta, prega… Non ha un nome di battesimo, lei, non ne ha mai avuto bisogno, ma è un personaggio a tutto tondo, capace di portare al successo la sua interprete, di donarle notorietà e persino di purificarla. La Silvani è la coscienza sporca della Mazzamauro, è “l’orrendezza” femminile che ci fa sentire bene, è il lato comico della malinconia, è il potere della risata sulla sfortuna… Voleva essere Rossella O’Hara la Mazzamauro, e invece… invece, Signorina Silvani si nasce, e lei modestamente la nacque.

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