Dall’11 al 13 aprile 2008 - TEATRO DUE (PR)
Compagnia Zimmermann & de Perrot (Svizzera)
in coproduzione con Théậtre Vidy-Lausanne E.T.E.- Le Merlan, Scène Nationale à Marseille -Theater Chur - Association Zimmermann & de Pierrot
e PiùFestival – Brescia
con il sostegno di Pro Helvetia - Fondation Suisse pour la Culture, Ville de Zürich, Canton de Zürich, Puor-cent Culturel Zürich, Fondation Sophie et Karl Binding, Ernst Göhner Stiftung, SSA-Société Suisse des Auteurs e Fondation BNP Paribas
Gaff Aff
di e con Martin Zimmermann e Dimitri de Perrot
scene Martin Zimmermann e Dimitri de Perrot
composizione musicale Dimitri de Perrot
coreografia Martin Zimmermann
luci e direzione di scena Ursula Degen
suono ed elettronica Andy Neresheimer
fonica Felix Laemmli
costruzione della scenografia Pius Aellig, Jean-Marc Gaillard
ricerca degli imballaggi Claude Gloor
collaborazioni artistiche e drammaturgiche Aurélien Bory, Arnaud Clavet, Goury, Aline Muheim, Lex Trüb, Jlien Dütschler
regia Martin Zimmermann e Dimitri de Perrot
www.zimmermanndeperrot.com
Un musicista ed un mimo. Suono e movimento, musica e gesti. Insieme a costruire un “legame organico fra il lavoro gestuale e la ricerca musicale in un’opera che riesce a mettere in rilievo l’alienazione del mondo del lavoro, a sorprendere e toccare lo spettatore”. Questa la motivazione con cui lo scorso settembre il duo artistico Martin Zimmermann - Dimitri de Perrot ha ottenuto il premio MIMOS 2007 al festival internazionale di Périgueux. Svizzeri, partecipi del movimento nord europeo artistico che coniuga musica, nuovo circo, arti plastiche e coreografia, co-prodotti da importanti realtà francesi e svizzere, Zimmerman e de Pierrot nel loro ultimo lavoro Gaff Aff creano un gioco scenico originale e coinvolgente che sorprenderà il pubblico, dai sette anni in su. Pius Aellig e Jean-Marc Gaillard, maghi delle costruzioni di carta, hanno creato per l’occasione un universo parallelo, in cui le scenografie di cartone si animano con un gesto, con la pressione di un pollice, in cui la scena è un giradischi gigante, che trascina con sè le alienate esistenze degli uomini. Un mondo veloce ed instabile, un meccanismo poetico e musicale, virtuosistico ed umoristico. in cui un moderno Buster Keaton cerca la propria stabilità fra imballaggi e suoni elettronici. Attaccato al suo lavoro, alla sua casa, al suo ufficio, il protagonista tenta in ogni modo di lottare contro la precarietà, il perenne essere in bilico: acrobazie ed equilibrismi, contorsioni che per Martin Zimmerman, artista di circo, e per Dimitri de Perrot, DJ e musicista teatrale-cinematografico, sono quotidiane cifre dell’esistenza. In questo cartonato e frenetico circo, metafora dei fuggevoli tempi moderni, che schiaccia nel suo ingranaggio le esistenze dei poveri uomini che vi prendono loro malgrado parte, la musica ed i suoni determinano le azioni e le contro azioni, fino all’inversione dei ruoli. Coreografia e musica si integrano in un unico flusso creativo, generando il mondo interiore del protagonista, regolando l’ambiente in cui egli si muove. Un corpo in balia della scena e del suono… sempre sul punto di crollare, di cadere nella malinconia e nella frustrazione. Ma basta un gesto, un giro rapido, un veloce cambio di forma per risollevarsi, per portare il tono sulle note leggere e comiche della parodia, della poesia scenica clownesca. Il messaggio, l’orizzonte di senso a cui la performance rimanda è sostanzioso: l’alienazione prodotta da questa società standardizzata, fatta di pseudo-strumenti di modernità, schermi piatti, cellulari, computers, catene della nostra contemporanea schiavitù, ci schiaccia e ci trascina. Il concetto è serio ma il tono è leggero, perché nella società dei consumi, dove tutto è usa e getta, precario, anche la tristezza è di cartone e lascia il tempo che trova.
Nessun commento:
Posta un commento