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sabato 24 maggio 2008

HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER ESSERE UN ARTISTA

Ha tutte le carte in regola per essere un artista. Ha un carattere melanconico, beve come un irlandese. Se incontra un disperato non chiede spiegazioni, divide la sua cena con pittori ciechi, musicisti sordi, giocatori sfortunati, scrittori monchi. Piero Ciampi, cantautore livornese morto a 45 anni nel 1980, la vedeva così la condizione ideale di un poeta o di un cantante; e la viveva così. A lui, alla sua opera poetica in musica, il ParmaPoesia Festival dedica, sabato 21 giugno, un incontro al Ridotto del Teatro Regio, condotto da Alessandro Albertini, Enrico de Angelis (autore del libro Piero Ciampi, tutta l’opera, Arcana, 1992) e curato dal Comitato Organizzatore Piero Ciampi, ed un composito ed eccezionale concerto omaggio: E continuo a cantare vedrà avvicendarsi sul palco del Teatro Regio Nada, Samuele Bersani, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Luca Faggella, Pino Marino, Morgan, Marco Ongaro, Pino Pavone, Bobo Rondelli, La Crus, ad interpretare con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma le canzoni e i versi del cantautore livornese. Fin dalla sua morte, per un cancro alla gola forse causato da anni di alcolismo, molti interpreti italiani hanno dedicato a Ciampi omaggi, citazioni, momenti live e registrati, a sottolinearne l’importanza e l’influenza sulla canzone d’autore italiana: tributi a colui che ruppe molti degli schemi melodici e che rifuggì le regole dello star system di allora. Un grande e diffuso apprezzamento, nonostante l’insuccesso discografico e le disavventure personali. Prima fra tutti Nada, sua compaesana, con l’album Ho scoperto che anch’io, e recentemente con una tournée passata anche in questa stagione al Teatro delle Briciole con lo spettacolo-recital Il Mio Cuore Umano, musicaromanzo di Nada Malanima, Piero Ciampi e Gianni Marchetti. Poi Gino Paoli, che ha portato in tournée il repertorio migliore di Ciampi e che nel 1980 ha inciso un album intero con sue canzoni dal titolo Ha tutte le carte in regola. Ed ancora i La Crus, con la cover de Il vino, i Mercanti di Liquore con La moglie brontolona, i Marmaja con 6 Marzo, il cantautore lucchese Marco Panattoni, Renato Zero che gli dedicò L’aquilone Piero, Claudio Lolli, Zucchero, i Baustelle, Franco Califano, Giuseppe Pavone, che ne fu amico e compagno, e Luca Faggella che ha portato in scena un recital, Faggella Canta Ciampi, da cui è tratto il cd omonimo. Da Livorno, a Genova, a Milano, a Roma, passando per Parigi e l’Irlanda, Ciampi ha lasciato un segno forte sulla musica d’autore, influenzandone i toni, le atmosfere, i versi; ispirando e coinvolgendo molti artisti, che ne amano e continuano a scoprirne l’ironia, la schiettezza, la ruvida e dolente poesia. A Piero Ciampi è stato anche dedicato un Premio, per volontà dell'Arci di Livorno, che promuove il suo ricordo, attualizzandone il messaggio, sostenendo la creatività giovanile e la diversità dei generi espressivi, contrastando alcune tendenze discografiche che lo stesso Ciampi rigettò con forza.

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